giovedì 21 aprile 2011

8° GIORNATA [1 Febbraio 2011]





Pierluigi
Pierluigi
Gaetano
Pierluigi
Pierluigi
Pierluigi
Pierluigi
Pierluigi
Gaetano
Pierluigi
Pierluigi
Gaetano






Alessandro D.
Piero
Piero
Piero
Rafelino
Rafelino
Piero
Piero
Rafelino
Piero
Alessandro D.
Piero


Cani Malati e Furie aprono l'ottava giornata di campionato e danno vita ad una partita bellissima, piacevole e ricca di gol. Il risultato finale è un pareggio, 12-12, che diverte gli spettatori e regala ai protagonisti in campo la certezza di poter lottare fino alla fine per la conquista del campionato. 
I Cani Malati guidati da Pierluigi giocano in superiorità numerica dall'inizio ma, nonostante tutto, non sono riusciti a portare a casa i tre punti in palio: troppe palle-gol sprecate e troppo spesso il reparto difensivo è stato trovato impreparato. Gli unici a contrastare e spezzettare il gioco avversario sono stati Gaetano e Pierluigi i quali patiscono la poca disponibilità difensiva dei compagni. Gaetano tenta molte incursioni nella metà campo avversaria partendo a testa bassa ma finisce, in più di un'occasione, per perdere palla e vanificare quanto fatto. E' lui, comunque, che tiene uniti difesa e centrocampo e quando si ferma la squadra vede cadere quel punto di collegamento importante. Pierluigi si è caricato sulle spalle i suoi e con giocate di fino e grande disponibilità ha regalato un punto preziosissimo. Se Gaetano è il collegamento tra difesa e centrocampo, Pierluigi è l'arma in più che finalizza azioni decisive. Ugo era al debutto assoluto e verso la metà della prima frazione di gara è costretto alla ritirata perchè termina la "benzina". Peccato, perchè era partito alla grande partecipando attivamente alle prime tre marcature. Luigi, appena "guarito" dalla febbre, si è visto poco e non ha garantito quella corsa che di solito è molto utile alla squadra. Demis gioca poco e quando entra in campo non fa un granché (anche lui, comunque, viene da una lunga convalescenza). David, tra i pali, fa quel che puo' ma sembra un tantino impacciato e poco sicuro dei propri mezzi.


Le Furie, sin dall'inizio, partono con la penalizzazione di giocare con un uomo in meno visto che Vincenzo, Mario Presta e Federico hanno ritenuto opportuno non scendere in campo (per quale motivo non si sa). I ragazzi in maglia bianca comunque se la cavano bene anche se, cosi' come gli avversari, sciupano una marea di palle-gol e la difesa non pare impeccabile. Anche Claudio, contrariamente a quanto visto nelle partite precedenti, pare distratto e poco sicuro di sè, proprio lui che dona grande sicurezza alla squadra. Rafelino gioca a tutto campo ma, abituato nei campi di calcio a 11, a volte non gli basta il terreno di gioco. Manca pero' alle Furie quel giocatore che spezza le trame offensive avversarie e il peso di questa assenza si nota principalmente nel finale quando i Cani Malati completano la rimonta senza troppe difficoltà. Alessandro De Rose è impiegato sulle fasce ma quello, si sa, non è il suo ruolo preferito. Tenta passaggi filtranti con giocate di fino ma per quanto riguarda la "distruzione" del gioco avversario non prova più di tanto. Piero, forse, è quello che più di tutti si è sacrificato ma è anche stato quello che più di tutti ha perso palla: a volte infatti prende la sfera nella propria area di rigore avanzando palla al piede e tentando inutili giocate individuali. 
Per le Furie ha pesato, come detto in precedenza, l'inferiorità numerica che alla fine è stata determinante. Trovarsi per tutta la durata della gara un avversario sempre libero, senza marcatura, è stato un fattore penalizzante.


Il risultato finale avrebbe potuto essere a favore dell'una o dell'altra formazione ma il pareggio forse è stato il risultato più giusto perchè lo spettacolo offerto da queste due squadre è stato talmente piacevole che sarebbe stato un peccato vederne uscire una delle due senza raccogliere nemmeno il minimo indispensabile.

Silvio Micieli











Lucio Michele
Fabio
Alex
Lucio Michele
Alessio
Fabio 





Pierpaolo
Pierpaolo
Pierpaolo
F.sco Adimari
F.sco Adimari
Pierpaolo
F.sco Fasuolo
Camillo
F.sco Adimari 

La Tana delle tigri fa esperienza della prima sconfitta stagionale. A riuscire nell'impresa è la squadra Playboy. La Tana delle tigri, forse sicura della vittoria, è sembrata distratta sin dall'inizio e fatta eccezione di Alex, è stata per lungo tempo in apnea. LucioMichele ha portato palla troppo di frequente ritardando le verticalizzazioni e i passaggi in profondità. E' sembrato anche un po' nervoso senza riuscire a dare il massimo delle sue potenzialità. C'è da dire che i suoi compagni non lo hanno messo quasi mai nelle condiziopni di giocare tranquillo e di questa situazione ne hanno approfittato i Playboy vincendo la partita. Giuseppe ha giocato meglio del solito ma è stato costretto ad uscire (a motivo di una forte nausea) proprio nel momento migliore. Dava profondità, dialogava con i compagni di reparto e si proponeva in zona gol. Fabio, arrivato a partita in corso, ha dato più solidità alla squadra ma gli è mancato il sostanziale aiuto di LucioMichele che di solito lo supporta (e non poco). Insieme ad Alex è stato l'ultimo ad arrendersi e se avesse avuto più freddezza sotto porta avrebbe meritato la palma del migliore in campo. Alessio è stato assente per lunghi tratti della gara, poi è stato "dirottato" in porta senza pero' mal figurare tanto. Ad un certo punto lo si vede abbandonare il rettangolo di gioco (pessimo comportamento) perché stufo di difendere i pali. Di questo gesto ne pagherà le conseguenze perchè di sicuro i compagni si faranno sentire. E Alex? Alex combatte e non si arrende. E' lui l'anello di giuntura tra centrocampo e attacco. C'è da dire che ancora una volta la Tana delle tigri giocava senza il portiere di ruolo ma questa non puo' e non deve essere una scusante. 
I Playboy, guidati da uno straordinario Camillo, hanno vinto la partita e di conseguenza hanno riacquistato, qualora ce ne fosse bisogno, fiducia nei propri mezzi. Camillo gioca da portiere, da difensore e forse pure da mediano. La squadra appare più tranquilla con lui in porta, forse troppo tranquilla visto che è costretto a sventare più di una minaccia. Francesco Fasuolo corre come un treno ed è lui che imposta le azioni d'attacco. Francesco Adimari corre poco, contrasta poco, ma quando meno te lo aspetti fa partire bolidi che si insaccano nella rete avversaria. La difesa traballa, Camillo deve ricorrere agli straordinari. Quando Francesco Fasuolo tenta le progressioni nella metà campo "nemica" la difesa non esiste, non c'è nessuno che si occupi di questo reparto. Alessandro Fazio è disponibile a tale sacrificio ma è come un trattore senza freni e qualche "ferito" ci scappa sempre. Se Camillo è la certezza, Francesco Adimari l'uomo delle cannonate, Francesco Fasuolo l'anima, Alessandro Fazio il trattore, Pierpaolo è la rivelazione: corre, contrasta, segna. Lo si trova quasi in ogni parte del campo e spesse volte "pari na ruspa". Quanti falli! Quando gli avversari se lo trovano davanti gli "quaglia ru sangu": o piede o palla! 
Merito va dato ai Playboy che con il loro spirito battagliero hanno imposto il primo stop alla Tana delle tigri, unica formazione finora imbattuta, riaprendo a 360° il discorso della vittoria finale.
Silvio Micieli

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